Battaglia del Volturno parte della spedizione dei Mille | |||
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Combattimenti a Santa Maria Capua | |||
Data | 26 settembre - 2 ottobre 1860 | ||
Luogo | Valle del Volturno | ||
Causa | Tentativo borbonico di bloccare l'avanzata dei garibaldini e rioccupare il Regno delle Due Sicilie | ||
Esito | Vittoria dei volontari garibaldini | ||
Modifiche territoriali | Le regioni meridionali della penisola italica entrano nel Regno d'Italia | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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La battaglia del Volturno indica alcuni scontri armati tra i volontari garibaldini e le truppe borboniche, avvenuti tra il 26 settembre e il 2 ottobre 1860 nei pressi del fiume Volturno, durante la spedizione dei Mille.
Il territorio impegnato dalle vicende belliche è sito nell'attuale provincia di Caserta, delimitato all'incirca in un triangolo avente i vertici nelle città di Capua, Caiazzo e Maddaloni.
Sebbene in inferiorità di uomini e mezzi, i volontari dell'Esercito meridionale al comando di Giuseppe Garibaldi, dopo duri combattimenti nelle località sunnominate, riuscirono a respingere il tentativo dei napoletani di rompere l'accerchiamento di Gaeta e marciare su Napoli, convincendo i generali borbonici ad interrompere ogni tentativo di avanzata e a ritirarsi nelle posizioni di partenza.
La battaglia fu l'ultimo tentativo fatto da Francesco II di respingere i garibaldini e riconquistare il proprio regno, ma il suo fallimento segnò definitivamente la fine del Regno delle Due Sicilie: il Re infatti, demotivato e persa la fiducia nei suoi comandanti, decise di chiudersi a Gaeta con i resti delle forze a lui fedeli, in attesa di un eventuale aiuto straniero alla sua causa, che tuttavia non giunse mai.
Francesco II si arrese definitivamente il 13 febbraio 1861, dopo cinque mesi di assedio da parte dell'esercito piemontese.